Origine delle merci nel cdu e il sistema Rex

07/07/2016

Origine delle merci nel cdu e il sistema Rex Introduzione
Dal 1° maggio scorso è entrato in vigore il codice doganale dell’Unione europea (cdu), che ha modificato la normativa previgente in materia di origine delle merci, abrogando i Regg. CEE 12 ottobre 1992, n. 2913 (cdc) e 2 luglio 1993, n. 2454 (dac). Per imprese e professionisti si tratta di un cambiamento importante, che deve essere valutato attentamente, al fine di evitare errori nell’attribuzione dell’origine a determinati prodotti e nel rilascio delle relative prove. Identificare correttamente il luogo di origine della merce, infatti, è essenziale per individuare il trattamento daziario (ossia l’aliquota del dazio applicabile alla base imponibile), per determinare le eventuali misure di politica commerciale europea (es. dazi antidumping, limiti quantitativi, agevolazioni), per provvedere all’etichettatura dell’origine (c.d. Made in), nonché per applicare eventuali misure sanitarie e fitosanitarie.
L’origine non preferenziale, come noto, rappresenta la regola applicabile a tutti i prodotti importati da Paesi con i quali l’Unione europea non ha stipulato specifici accordi, con la conseguenza che, per tali beni, l’aliquota è quella riportata nel testo della tariffa doganale comune.
L’origine preferenziale, invece, si sostanzia in un trattamento agevolato, di riduzione o di esenzione dai dazi, riconosciuto ai prodotti originari di Paesi con i quali l’Unione europea ha sottoscritto accordi preferenziali o ai quali sono state concesse preferenze unilaterali (sistema delle preferenze generalizzate, Spg, e altre misure concesse unilateralmente dall’Ue).
Tra le novità più importanti del nuovo codice doganale rileva l’obbligo, per gli esportatori che effettuano operazioni nel quadro dell’Spg, di registrarsi, a partire dal 1° gennaio 2017, nella nuova banca dati comunitaria c.d. Rex (registered exporters).

La banca dati Rex
Un’importante novità apportata dal nuovo codice doganale è l’attuazione, nel quadro dell’Spg, della banca dati degli esportatori autorizzati ad autocertificare l’origine delle merci (c.d. sistema Rex), la cui entrata in vigore è prevista a partire dal 1° gennaio 2017. Il legislatore comunitario ha pertanto previsto, per le procedure di esportazione nei Paesi beneficiari e nell’Unione europea e di immissione in libera pratica, un regime transitorio e uno definitivo, in funzione dal prossimo anno.
Allo stato, con riferimento alle esportazioni da e per l’Unione europea, l’art. 74 cdu stabilisce che, in Spg, il certificato di origine Form A è rilasciato su richiesta scritta dell’esportatore o del suo rappresentante, corredata da relativi documenti giustificativi. Altra prova dell’origine può essere fornita mediante dichiarazioni su fattura, compilate da qualsiasi esportatore per spedizioni di valore non superiore a 6.000 euro.
Con l’entrata in vigore del sistema Rex, l’Spg troverà applicazione soltanto in relazione ai prodotti esportati da un esportatore registrato e a qualsiasi altra merce, esportata da qualsiasi esportatore, purché il valore complessivo della spedizione non superi euro 6.000.
La Commissione europea, infatti, dal 1° gennaio 2017, istituirà la banca dati Rex e, a partire da tale data, gli Stati membri e i Paesi beneficiari dovranno iniziare la registrazione degli esportatori stabiliti all’interno dei propri territori.
Per i dodici mesi successivi all’inizio delle registrazioni, potranno ancora essere rilasciati i Form A, che saranno accettati nell’Unione, purché emessi nei confronti di quei soggetti non ancora registrati. Inoltre, gli esportatori comunitari che saranno già registrati potranno redigere attestazioni di origine, mentre quelli non ancora registrati potranno autocertificare l’origine delle merci soltanto se il valore complessivo delle spedizioni non supera 6.000 euro.
Di conseguenza, una volta registrati, gli esportatori dovranno auto-attestare il carattere originario dei prodotti, a prescindere dal valore dell’operazione. Si tratta di un’importante novità, finalizzata a superare definitivamente le problematiche relative alla falsificazione dei certificati di origine. Spetterà, infatti, agli esportatori stessi attestare il carattere originario dei prodotti spediti, sotto la propria responsabilità, anche penale.
L’attestazione di origine potrà essere compilata quando l’esportazione è effettivamente realizzata ovvero in un momento successivo (c.d. attestazione retroattiva).
Per quanto riguarda la procedura di immissione in libera pratica nell’Ue, prima dell’entrata in vigore del sistema Rex, l’art. 94 cdu prevede che i certificati di origine, Form A e le dichiarazioni su fattura devono sempre essere presentate alla Dogana dello Stato membro di importazione.
A decorrere dalla data di applicazione della banca dati Rex, per ogni spedizione deve essere compilata un’attestazione di origine distinta, valida per dodici mesi dal momento del rilascio. Tale autocertificazione, tuttavia, è ammissibile soltanto se il Paese beneficiario ha iniziato la registrazione degli esportatori ivi stabiliti, pena l’impossibilità, per gli importatori comunitari, di beneficiare dell’Spg. L’attestazione di origine dovrà essere presentata unitamente alla dichiarazione doganale di immissione in libera pratica e, se il totale dei prodotti originari spediti supera complessivamente 6.000 euro, il dichiarante dovrà indicare anche il numero di esportatore registrato. L’importatore, infine, prima di svincolare le merci, dovrà verificare che, in caso di spedizione superiore a 6.000 euro, l’esportatore sia registrato nel sistema Rex, e che l’attestazione di origine sia correttamene redatta, pena il disconoscimento automatico delle preferenze tariffarie.
In definitiva, con l’entrata in vigore del sistema Rex si assisterà a una maggiore responsabilizzazione degli operatori economici che, da un lato, nella fase di esportazione, dovranno autocertificare l’origine delle merci, conservando tutta la documentazione giustificativa, dall’altro, nella fase di importazione, si sostituiranno alla Dogana nell’effettuazione dei primi controlli.


Sara Armella
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