“Registro internazionale”: le novità del Decreto “Aiuti-ter”

19/12/2022

“Registro internazionale”: le novità del Decreto “Aiuti-ter”

Rubrica a cura dello Studio Legale Lovisolo & Partners, Genova - www.lovislex.it - info@lovislex.it

Con la presente nota evidenziamo le modifiche recentemente introdotte dal D.L. n. 144/2022 (c.d. Decreto Aiuti-ter) alla disciplina afferente il “Registro internazionale” (“registro delle navi adibite alla navigazione internazionale” previsto dall’articolo 1, comma 1, del D.L. 457/1997).

Anzitutto, tale Decreto ha esteso le agevolazioni fiscali a tal fine previste1 anche alle navi iscritte nei registri degli altri Paesi europei o battenti bandiera di tali Stati.

Più specificamente, i benefici fiscali e contributivi, inizialmente riservati alle sole imprese che utilizzavano navi iscritte nel Registro internazionale2, sono stati estesi anche ai soggetti residenti e non residenti (questi ultimi dotati di una stabile organizzazione nel territorio italiano) che utilizzano navi iscritte nei registri degli altri Paesi dell'Unione europea, dello Spazio economico europeo, ovvero battenti bandiera di tali Stati.

Sotto un diverso profilo, si segnala la modifica apportata dal Decreto di cui trattasi all’articolo 1, comma 1 D.L 457/1997.

In particolare, si evidenzia come il previgente articolo consentisse l’iscrizione nel Registro internazionale alle “navi adibite esclusivamente a traffici commerciali internazionali”. Diversamente, la nuova formulazione consente l’iscrizione nel suddetto Registro alle “navi che effettuano attività di trasporto marittimo” ed attività a esse assimilate.

Dunque, la nuova formulazione ha ampliato il novero dei soggetti a tal fine interessati.

Il medesimo comma 1, inoltre, elenca le attività di trasporto marittimo che sono considerate ad esse “assimilate”3 e che – pertanto – consentono di attivare la procedura di iscrizione della nave nel Registro internazionale.

Infine, il comma 1 ter dell’articolo 1 cit. prevede che, ai fini della concessione dell'autorizzazione all'iscrizione nel Registro internazionale, il Ministero delle infrastrutture e trasporti debba acquisire dal proprietario (o dall'armatore) di ogni nave una dichiarazione di impegno a rispettare i limiti previsti dagli orientamenti marittimi, unitamente alla pertinente documentazione tecnica della nave, sulla base della quale le autorità marittime locali potranno verificare il rispetto di tale impegno e l'effettivo esercizio delle attività autorizzate, potendo anche procedere ad effettuare dei controlli all'arrivo ed alla partenza della nave.


[1] dal già citato D.L. n. 457/1997.
[2] Trattasi del credito imposta in riferimento all’IRPEF versata all’atto della corresponsione al personale imbarcato delle relative retribuzioni; della parziale esenzione del reddito derivante dall’utilizzazione di tali navi; dell’esenzione dal versamento dei contributi previdenziali per il personale navigante; infine, della riduzione dell’imposta sulle assicurazioni.
[3] Tra le altre, vi sono le navi che forniscono assistenza alle piattaforme offshore e i rimorchiatori d’alto mare.


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