Rex: cambia la prova dell’origine per l’import/export con Singapore

23/01/2023

Rex: cambia la prova dell’origine per l’import/export con Singapore

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Nuova prova dell’origine doganale negli scambi commerciali con Singapore. Dal 1° gennaio 2023, per le esportazioni verso Singapore sarà necessario utilizzare il sistema Rex per poter dichiarare l’origine preferenziale e beneficiare del dazio zero. È quanto previsto dal Comitato doganale dell'Accordo tra l’Unione europea e Singapore, che ha sostituito la prova di origine dell’“esportatore autorizzato” con quella dell’“esportatore registrato” (decisione 1/2022).
È previsto, tuttavia, un periodo transitorio, fino al 31 marzo 2023. Per consentire un passaggio graduale al nuovo sistema, infatti, nei primi tre mesi del 2023 le Autorità doganali di Singapore continueranno ad accettare le dichiarazioni di origine degli esportatori autorizzati UE.
Saper determinare correttamente l’origine doganale dei prodotti rappresenta un tema di grande rilievo per gli operatori. Conoscere le condizioni necessarie per beneficiare delle esenzioni o riduzioni dei dazi all’importazione previste dai diversi Accordi di libero scambio, consente di ottimizzare i tempi e i costi, diminuendo il rischio di contestazioni. 
Secondo i dati della Commissione europea (aggiornati al 2021), l’Unione europea ha concluso 42 Accordi di libero scambio con 74 Paesi extra-UE. In molti Accordi è prevista la figura dell’esportatore registrato come mezzo di prova dell’origine. La banca dati Rex è un database unionale che consente agli esportatori registrati di autocertificare l’origine preferenziale dei beni direttamente in fattura o su un altro documento che identifica la merce. Tale sistema consente di autocertificare l’origine preferenziale dei beni direttamente in fattura, con un significativo snellimento delle procedure rispetto alla tradizionale autenticazione dell’origine da parte della Dogana.
Il sistema Rex, istituito dalla Commissione UE nel 2017, è utilizzato nell’ambito del Sistema delle Preferenze Generalizzate e negli scambi con i Paesi d’oltremare (PTOM), ma è previsto anche dai più recenti Accordi di libero scambio conclusi dall’Unione europea con Canada, Giappone, Vietnam, Regno Unito, i Paesi dell’Africa orientale e meridionale (ESA), Ghana, Costa d’Avorio e ora anche con Singapore.
Alcuni Paesi hanno scelto di adottare il REX anche per le esportazioni verso l’UE. È il caso, per esempio, di Costa d’Avorio, Zimbabwe e Madagascar, il quale ha reso obbligatorio il REX proprio dal 1° gennaio 2023.
Da segnalare, infine, che, con un avviso del 2 gennaio scorso, l’Agenzia delle dogane ha reso noto che anche per le importazioni da Singapore, dal 1° gennaio 2023 la dichiarazione di origine dovrà essere fornita da un esportatore registrato. Come precisato da tale avviso, occorre ricordare anche che da gennaio non è più possibile allegare un certificato di origine Form A alle dichiarazioni di importazione dai Paesi SPG, essendo ormai obbligatorio l’utilizzo del REX.


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