Comitato di Gestione (AdSP): parere dell’ANAC sull’ inconferibilità di incarichi

29/11/2024

Comitato di Gestione (AdSP): parere dell’ANAC sull’ inconferibilità di incarichi

Rubrica a cura dello Studio Legale Cuocolo, Genova - www.cuocolo.it - studio@cuocolo.it

Negli ultimi mesi, in quasi tutti gli enti portuali italiani, è stata avviata la procedura di nomina per la carica di Presidente e, conseguentemente, anche dei nuovi componenti dei Comitati di Gestione, da ricoprire all’interno delle Autorità di Sistema Portuale. I Comitati di Gestione, ai sensi dell’articolo 9 della Legge n. 84 del 1994, sono organi collegiali propri di ogni ente portuale che svolgono funzioni di indirizzo strategico e di gestione del demanio marittimo nella sua area di competenza. Il Comitato è composto da:

  1. Il Presidente dell’Autorità, che lo presiede e ha voto decisivo in caso di parità.
  2. Un membro designato dalla Regione o dalle Regioni il cui territorio è parzialmente incluso nel sistema portuale.
  3. Un membro designato dal sindaco di ciascuna città metropolitana coinvolta, anche se inclusa solo parzialmente nel sistema portuale.
  4. Un membro designato dai sindaci dei comuni ex sede di Autorità Portuale, esclusi i capoluoghi delle città metropolitane.
  5. Il direttore marittimo del porto, con la possibilità di designare un rappresentante dell’autorità marittima competente, con diritto di voto limitato a un solo componente.

In questo scenario di rielezione degli organi interni, l'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha recentemente fornito una precisazione riguardo alla possibile inconferibilità di incarichi all'interno del Comitato di Gestione. In particolare, la questione su cui si è espressa l’ANAC riguarda l’ipotesi di nomina, come componente del Comitato, di un soggetto che negli ultimi due anni abbia ricoperto il ruolo di Presidente (con deleghe di gestione) o di Amministratore per un'impresa operante nel medesimo ambito portuale.

L'ANAC, nel rispetto di quanto stabilito dall’articolo 4 del decreto legislativo 39/2013, ha confermato che è effettivamente ravvisabile, nell’ipotesi presentata, un caso di inconferibilità. Pertanto, l'incarico di componente del Comitato di Gestione di un'AdSP non può essere affidato a chi ha ricoperto cariche direttive e gestionali in aziende portuali, qualora queste imprese siano operative sotto la giurisdizione della stessa Autorità di Sistema Portuale. La legge in questione, infatti, vieta tali nomine proprio per evitare conflitti di interesse e garantire la trasparenza nelle decisioni amministrative, soprattutto in un settore nel quale l'ente pubblico esercita funzioni regolatorie e/o di finanziamento nei confronti di imprese private che operano nella medesima area portuale.

La decisione è stata formalizzata attraverso la predisposizione di una nuova FAQ (Frequently Asked Questions) pubblicata dalla stessa ANAC, e approvata dal Consiglio dell’Autorità. La risposta dell'Autorità si fonda su una duplice ragione: in primo luogo, l'incarico di membro del Comitato di Gestione riguarda quel settore dell'ente pubblico che esercita poteri di regolazione e/o finanziamento sulle imprese portuali, pertanto, è evidente il possibile conflitto di interessi che insorgerebbe in caso di nomina di un soggetto che ha svolto incarichi di gestione per un ente di diritto privato operante all’interno della circoscrizione assoggettata ai poteri dell’AdSP di riferimento. In secondo luogo, il ruolo di “componente del Comitato di Gestione di una AdSP rientra nella definizione di amministratore di ente pubblico”, il che implica di default una serie di incompatibilità con cariche direttive in imprese private del settore.

Questa interpretazione fornita dall’ANAC si inserisce nel quadro normativo previsto dal Decreto Legislativo 39/2013, che regola le inconferibilità e le incompatibilità per le cariche pubbliche, con l’obiettivo di promuovere l'integrità e la trasparenza nella gestione dei pubblici uffici e delle risorse pubbliche.

In sintesi, la decisione dell'ANAC ribadisce che per chi ha ricoperto, anche recentemente, ruoli di vertice in aziende portuali che svolgono attività regolate dalla stessa Autorità di Sistema Portuale, non è possibile essere nominato membro del Comitato di Gestione. Una misura che punta a prevenire situazioni di conflitto d’interessi e a garantire una gestione imparziale e trasparente del sistema portuale nazionale.


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