I Porti dello Stretto di Messina si impegnano a diventare “green ports” con l’approvazione del DEASP
28/09/2022
Rubrica a cura dello Studio Legale Cuocolo, Genova-Milano - www.cuocolo.it - studio@cuocolo.it
I
Porti dello Stretto di Messina (e, in particolare, i porti di Messina, Milazzo,
Reggio Calabria, Villa San Giovanni e Saline Joniche) hanno approvato il
Documento Energetico Ambientale del Sistema Portuale dello Stretto (d’ora
innanzi D.E.A.S.P.), redatto da un qualificato team tecnico-scientifico,
e precisamente dai tecnici dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto
(d’ora innanzi A.d.S.P.), dal DICEAM Dipartimento di Ingegneria dell’Università
Mediterranea di Reggio Calabria, dal CNR Istituto di Tecnologie Avanzate per
l’Energia di Messina e dall’ENEA di Palermo (Agenzia nazionale per le nuove
tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) con l’obiettivo di promuovere
la realizzazione dei cosiddetti “green ports”, ovverosia dei porti sostenibili
tra Calabria e Sicilia, attraverso un efficientamento energetico e una generale
riduzione di emissioni di gas serra e di CO2 (meno del 15% nel medio periodo).
L’approvazione
di questo strumento di programmazione si pone in linea con quanto previsto
dall’art. 4-bis, commi 1 e 2, della Legge 28 gennaio 1994, n. 84, relativa
al «Riordino della legislazione in materia portuale», secondo cui «la
pianificazione del sistema portuale deve essere rispettosa dei criteri di
sostenibilità energetica e ambientale, in coerenza con le politiche promosse
dalle vigenti direttive europee in materia. A tale scopo, le Autorità di
sistema portuale promuovono la redazione del documento di pianificazione
energetica e ambientale del sistema portuale con il fine di perseguire adeguati
obiettivi, con particolare riferimento alla riduzione di CO2».
Posto
che l’attuazione di una politica ambientale consapevole e sostenibile rappresenta
un tema di interesse trasversale a tutti i livelli di pianificazione e
progettazione, la L. n. 84/1994 ha previsto che le A.d.S.P. promuovano la
redazione di questi documenti sulla base delle Linee Guida adottate dal Ministero
dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (M.A.T.T.M.) di concerto
con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (M.I.T.).
A
tal fine, il D.E.A.S.P. deve individuare: «a) all’interno di una prefissata
cornice temporale, gli interventi e le misure da attuare per il perseguimento
dei traguardati obiettivi, dando conto per ciascuno di essi della preventiva
valutazione di fattibilità tecnico-economica, anche mediante analisi
costi-benefici; b) modalità di coordinamento tra gli interventi e le misure
ambientali con la programmazione degli interventi infrastrutturale nel sistema
portuale; c) adeguate misure di monitoraggio energetico e ambientale degli
interventi realizzati, al fine di consentire una valutazione della loro
efficacia» (art. 4-bis, comma 3 L. n. 84/1994)
Il
documento, da ultimo redatto, ha previsto diverse strategie in materia di
sostenibilità energetica e ambientale in linea con le politiche nazionali ed
europee, come: la riduzione dei consumi energetici dei natanti, dalle grandi
navi ai piccoli natanti di servizio; la diffusione dell’alimentazione delle
navi e dei veicoli a GNL; l’elettrificazione delle banchine dei porti (c.d. “cold
ironing”); l’introduzione graduale dell’uso dell’idrogeno su navi e veicoli;
la conversione dei mezzi di trasporto interni da alimentazione a combustibili
fossili ad alimentazione elettrica; l’efficientamento della rete di
illuminazione pubblica; impianti di conversione dell’energia ondosa; la sperimentazione
per la produzione di energia da correnti marine; l’efficientamento energetico
di edifici e infrastrutture portuali, la gestione integrata dei porti sia sotto
il profilo energetico che ambientale attraverso nuove strutture che siano poco
impattanti, sostenibili e resilienti.
La
sottoscrizione di questo documento rappresenta un traguardo di grande
importanza, soprattutto per quanto riguarda l’efficientamento energetico e
l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili, considerato che le correnti dello
Stretto sono tra le più intense e costanti del Mediterraneo. Infatti, se la
strategia delineata dal D.E.A.S.P. diventerà realtà, lo Stretto assumerà un
ruolo di indiscussa importanza sia sul piano nazionale che internazionale,
diventando un luogo strategico per la produzione di grandi quantità di energia
elettrica da fonti rinnovabili.
In
questo senso, peraltro, l’A.d.S.P. dello Stretto assumerà un ruolo di primaria
importanza, posto che fungerà da supporto per tutte le iniziative pubbliche e
private, attivate sul territorio.